Le tele-arazzi del Castello Manservisi

© foto Stefano Semenzato

LE TELE-ARAZZI DEL CASTELLO MANSERVISI

Al Castello ManservisiCastelluccio di Alto Reno Terme – è possibile ammirare, dopo un pluriennale periodo di restauro le tele-arazzi realizzate all’inizio del 900 da Giacomo Lolli, pittore bolognese esperto in questo tipo di realizzazioni. Suo è ad esempio il grande telo dipinto realizzato come soffitto per lo scalone di Michelangelo nell’ingresso all’antica Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.

Si tratta di otto tele, quattro molto grandi e quattro piccole, volute da Alessandro Manservisi, proprietario del Castello nei primi anni del 900. Degli otto Arazzi, quattro si trovano sopra le porte e contengono testi in rima probabilmente composti dallo stesso Manservisi, uno contiene lo stemma con la mano elaborato dal Manservisi che di mestiere faceva il sarto e tre contengono scorci di vita paesana e di vita rurale con esplicito riferimento al borgo di Castelluccio e uno con un corteo in abiti medioevali ad imitazione della cavalcata dei magi di Benozzo Gozzoli a Firenze, forse, come a Firenze, celebrativo del proprietario.



IL RESTAURO

Come spiega la restauratrice, Paola Borri Palmieri, osservando le tele da vicino, difficilmente si può capire che non si tratta di un arazzo, perché il colore è steso molto liquido in modo da far emergere i fili della tela.

E’ una tecnica che permette di ottenere a prezzi contenuti risultati ed effetti visivi del tutto simili a quelli dei grandi arazzi.

Il restauro è stato interamente finanziato dalla Associazione Castello Manservisi che gestisce la struttura e realizzato da Paola Borri Palmieri. Periodi ed orari di visita sono visibili sul sito ufficiale del Castello Manservisi.


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