Il Grottino Chini di Porretta

© foto Stefano Semenzato

CAPOLAVORI DEL LIBERTY IL GROTTINO CHINI DI PORRETTA

All’interno delle Terme Alte di Porretta si trova uno dei capolavori del liberty italiano, il “Grottino Chini”, allo stato purtroppo non visitabile.  Le “Terme Alte”  sono costituite  dagli antichi edifici termali di Porretta Terme, situati nella parte del paese che si estende alle pendici del Monte della Croce, lungo il greto del Rio Maggiore. Edifici e sorgenti di grandi tradizioni, meta tra ottocento e novecento di re e regine, di nobili, intellettuali, artisti: uno dei momenti di massimo splendore delle Terme.

Qui si trova la Sala Bibita, una saletta a pianta rettangolare che era adibita alla distribuzione delle acque salsobromoiodiche chiamate Leone e Donzelle. La  Sala Bibita è conosciuta  con il nome di Grottino del Chini.

Galileo Chini, uno degli artisti protagonisti del liberty italiano, a inizio Novecento realizzò le meravigliose piastrelle in maiolica che rivestono le pareti interne della Sala. Il marchio della manifattura ceramica Fornaci San Lorenzo, fondata da Galileo Chini è riportato sugli stipiti della porta d’ingresso della Sala Bibita. La manifattura Chini è ancora attiva a Borgo San Lorenzo (FI).

In questo luogo sgorgano diverse sorgenti salsobromoiodiche dalle quali traggono il nome gli stabilimenti termali Marte Reale, Donzelle e Leone-Bovi. Questi edifici si affacciano su una piazzetta al cui centro si trova una piccola fontana con vasca, oggi in disuso. Il complesso termale era originariamente delimitato da una cancellata della quale oggi rimangono solamente i cancelli, purtroppo chiusi al pubblico.  

A Porretta è sorto un comitato “sos terme alte” per il recupero della struttura  e una sua nuova apertura.


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