Porretta Soul 2019 – the aftermovie

Riprese video: Carlo Degl’Innocenti

PORRETTA SOUL 2019  AFTERMOVIE

Un omaggio alla 32ª edizione del Soul Festival più atteso d’Europa.

Oltre 200 artisti, 24.000 persone ai concerti gratuiti 6.000 a quelli a pagamento per un totale di 30.000  presenze. Uno staff di oltre 30 volontari che ha lavorato incessantemente.

“C’è stata la moltiplicazione dei pani, nel senso che si sono moltiplicati gli artisti ma anche la gente che arriva da tutta Europa. E non solo: Porretta si  sta riempiendo di americani che dicono che nel loro paese non esiste più una situazione del genere per ascoltare questo tipo di repertorio. Inoltre arrivano anche organizzatori come Peter Astrud che cura un grosso festival in Danimarca, quelli della rassegna di Bilbao, e anche coloro che allestiscono due volte all’anno la Blues Cruise per vedere quello che succede qui.

C’è gente che arriva con la maglietta dei primi anni. E a questi si aggiungono i giovani che riscoprono un mondo che magari pensavano di non conoscere e che invece fa parte del suono di Joss Stone, di Amy Winehouse o di Adele. Un bilancio positivo quelllo di Graziano Uliani, direttore artistico del Porretta Soul Festival, alla conclusione della 32a edizione della rassegna.


© foto Giorgio Barbato


Un appuntamento che caratterizza sempre di più la cittadina dove tanti spettatori arrivano più per il festival che per i singoli artisti, grazie alla fama di un livello qualitativo sempre molto alto. Tante le persone che hanno affollato le vie di Porretta nei quattro giorni di programmazione nell’ambito dei quali ci sono state conferme e sorprese come Curtis Salgado, ispiratore di John Belushi.

Lo stesso Salgado è rimasto piacevolmente stupito dell’atmosfera del festival: “Negli Stati Uniti il pubblico per questi festival ha un’età media di 60 anni. Qui vedo persone di ogni età a partire da teenager e ventenni”.